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Chi è capace di perdonare?
pubblicazione sul bimensile
Gesù sorgente dell'amore misericordioso

CHI È CAPACE DI PERDONARE…?

Per quanto riguarda la “teoria” del perdono, è mio desiderio esporre ai lettori alcune considerazioni su certi punti, a mio avviso importanti. Mi sorge spontaneo meditare alcuni passi, molto belli e toccanti, del Vangelo riguardo il “perdono” e interpretarli non solo per ciò che sente la mia razionalità, ma soprattutto il mio cuore. Il Signore, nel Vangelo, ci fa ben comprendere che il perdono comporta l’abbattimento dell’odio, del rancore verso chi ci fa del male, che bisogna pregare anche per i nostri “nemici” ed amarli. Gesù, più volte, ci invita ad amare i nostri nemici, anche se è l’atto più difficile da attuare per noi, sue misere creature. E Lui, per primo, ce ne dà un esempio, nell’Ultima Cena: lava i piedi anche a Giuda (grande atto di umiltà), pur sapendo che, a breve, Lo tradirà. Nella preghiera del Padre Nostro ci ha anche insegnato: “…rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori…”. Infine, oramai in Croce, spogliato di tutto, si rivolge al Padre Suo e chiede, per Sua intercessione, di perdonare coloro che “non sanno quello che fanno”. Di fronte a questi tre comportamenti sconcertanti di Gesù, è doveroso chiederci: “Chi di noi è capace di perdonare…?”. Non nutrire odio o rancore e pregare per chi ci ha procurato del male è ancora fattibile, ma amare anche chi ci ha inferto grandi ingiustizie e dolori non è cosa semplice e facile! Ed ecco qui emergere tutta la nostra “umanità” fragile che è dentro di noi e che dimostra, ancora una volta, la nostra limitatezza d’animo. Se siamo così deboli e portati a commettere atti deplorevoli verso il nostro prossimo, perché non prendiamo coscienza che dobbiamo perdonare ed amare per essere, a nostra volta, perdonati e amati? A questo punto il “cerchio del male” si chiuderebbe con la “saldatura” dell’Amore incondizionato, imitando Gesù che, pur essendo stato Crocifisso ingiustamente, e quanto ingiustamente, ha saputo perdonare… non solo Lui stesso, ma ha anche sollecitato il Padre Suo a fare altrettanto. Un tale esempio così “universale” non lo si trova nell’arco dell’intera storia umana e in nessuna religione e catechesi, se non in quella che ci ha insegnato nostro Signore, Gesù Cristo. Gesù, Dio Padre sono Misericordiosi, non perché possono dimostrare tutta la loro potenza, quando e come vogliono, bensì perché sono… AMORE: l’amore vero rende felici… non rattrista, costruisce… non demolisce, riempie… non svuota, dona… non prende, perdona… non odia, premia… non squalifica, esalta… non svilisce e, se ben alimentato, è… infinito! Anche il nostro amatissimo Papa, Giovanni Paolo II, ha perdonato colui che gli ha inferto, in seguito all’attentato in Piazza San Pietro, sofferenze di non poco conto. San Paolo, prima di convertirsi a Cristo, è stato responsabile di migliaia di uccisioni di Cristiani, eppure, ancora una volta, il Signore ha perdonato un grande persecutore e lo ha trasformato in un “pilastro portante” della sua Chiesa Nascente. Ha perdonato San Pietro, che lo aveva rinnegato ben tre volte; la Maddalena per la sua vita disordinata e peccaminosa; l’Adultera, e quanti altri! Noi, che siamo così fragili, soggetti a cadere nel più piccolo peccato, ci è difficile voler bene o non odiare, pregare e anche amare i nostri nemici. Questo è il paradosso che alberga in noi. Questa è la battaglia che dobbiamo vincere. Come tutte le battaglie… comportano un arruolamento, una presa di posizione, una difesa della giustizia e un amore per ideali nobili che non hanno fine.
Olga Serina
Chi è capace di perdonare?  
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